Se c’è una cosa nella quale molti fotografi professionisti peccano, è l’avere un chiaro business plan, se non addirittura la totale mancanza di uno!
Osserva attentamente e onestamente in che punto ti trovi in questo momento con la tua attività di fotografo.
Ti senti di “successo”, o c’è una discrepanza tra dove ti piacerebbe essere oggi e dove sei effettivamente?
Ora, torna indietro di un anno e poniti una domanda:
Hai fatto passi in avanti verso i tuoi obiettivi economici o personali nell’ultimo anno?
Molti fotografi non possono rispondere a questa domanda con chiarezza perché, in tutta onestà, non avevano in mente obiettivi concreti 12 mesi fa, a parte un vago desiderio di “avere più successo”.
Il problema è che potrebbero non avere nemmeno una buona idea di cosa significhi successo, il che rende difficile, se non impossibile, qualsiasi confronto qualitativo.
In altre parole, troppi fotografi professionisti vanno alla deriva nella speranza che le cose miglioreranno, con solo una definizione sfocata di dove si stanno dirigendo e senza nessun strumento per misurare i loro progressi lungo il percorso o per aiutarli a fare delle eventuali correzioni di rotta.
Ciò di cui questi fotografi hanno un disperato bisogno è un business plan!
Ma crearne uno è una proposta che intimorisce e la risposta comune che sento è:
So che ho bisogno di un business plan, ma non ho assolutamente idea di come realizzarlo!
La verità è che un business plan per un fotografo non deve essere un documento ufficiale che intimorisce, pieno di termini e parole che solo un consulente aziendale o contabile possono comprendere.
Il tuo piano aziendale dovrebbe essere qualcosa che puoi facilmente capire e con il quale lavorare, dovrebbe essere la tua mappa del territorio e al tempo stessa una cartina tornasole.
Di una cosa sono certo e credo fermamente: avere un qualsiasi piano è molto meglio che non averlo per niente!
Il business plan in 11 punti
In sostanza, il tuo piano aziendale dovrebbe avere i seguenti 11 punti base:
- Definisci la tua attività: decidi la struttura legale della tua attività, le categorie fotografiche che vuoi fare, l’ubicazione (in casa o in studio), e l’attrezzatura necessaria per operare con successo ed efficienza.
- Definisci tuoi Punti di forza: devi sapere PERCHÉ sei un fotografo e identificare gli elementi più importanti e convincenti dell’esperienza che fornirai ai tuoi clienti.
- Definisci il tuo mercato di riferimento: chi sono i tuoi clienti? Cerca di capire i tuoi clienti ideali nel modo più dettagliato possibile. Solo così potrai indirizzare le tue azioni di marketing alle persone giuste.
- Procedure operative: descrivi in dettaglio come intendi gestire la tua attività e come si creano i tuoi servizi fotografici e i prodotti finali. Quante sessioni farai? Dove scatterai? Com’è il tuo flusso di lavoro? Hai bisogno di esternalizzare alcuni compiti? Come presenti i tuoi servizi ai clienti e come funziona il tuo processo di vendita?
- Prezzi: crea le tue brochure e i tuoi listini partendo dai costi e applicando un moltiplicatore 3 o 4 per arrivare al prezzo finale. Ricordati di includere il tuo tempo e quando proponi un prodotto fallo con scopo di lucro .)
- Politiche aziendali: definisci i tuoi orari, la politica sulla privacy del sito Web, i termini di servizio. Come gestirai eventuali controversie? Assicurati di avere contratti per ogni tipologia di servizio. Sarà fondamentale, attenersi alle proprie politiche per generare coerenza e professionalità.
- Strategie di marketing: come raggiungerai il tuo mercato di riferimento e come attirerai l’attenzione dei tuoi clienti ideali? Hai un piano di marketing in corso? Quali canali utilibudget di marketingzzerai di più e come misurerai il successo del tuo marketing? Quale sarà il tuo budget di marketing? Dove hai intenzione di mettere la maggior parte dei tuoi sforzi: nei social media, nelle e-mail, nella SEO. Avere un piano dettagliato è fondamentale.
- Comunicazione ai clienti: delinea le tue procedure per tutte le comunicazioni ai clienti per essere certo che nulla e nessuno possa cadere in fraintendimenti.
- Minacce potenziali: capire l’ambiente in cui operi ed essere consapevole del maggior numero possibile di minacce. Ad esempio, nuovi concorrenti che entrano nel mercato; perdita o danno delle apparecchiature; aree in cui è necessario evolvere e adattarsi.
- Obiettivi aziendali: Stabilisci gli obiettivi per i prossimi 6, 12 e 36 mesi per meglio comprendere l’evoluzione della tua attività ed avere una corretta pianificazione.
- Previsioni finanziarie: Tieni conto di una crescita finanziaria delle entrate e delle spese nei prossimi 6,12 e 36 mesi. Ricordando di essere realistico per esempio la tua attrezzatura non durerà per sempre, quindi dovrai mettere a budget la sostituzione e l’aggiornamento regolare dell’attrezzatura. Assicurati di confrontare le tue stime con la realtà per aiutarti a perfezionare il processo.
Questo non è affatto un elenco esaustivo delle cose che potresti includere nel tuo business plan, ma mettere in pratica questi punti ti porterà ad essere più avanti del 90% dei tuoi colleghi, la maggior parte dei quali non ha alcun business plan e gestisce “alla giornata” o con le “fluttuazioni” del proprio conto corrente la sua attività.
Non perdere tempo!
Il tuo prossimo passo è semplice, agisci subito e crea il tuo business plan o piano d’azione – chiamalo come vuoi- ma inizia oggi e lavoraci almeno 30 minuti al giorno finché non sarà completo e sarà finito prima che tu te ne accorga!
Se non inizi subito questo passaggio fondamentale nel tuo business, corri il rischio nel peggiore dei casi, di avere un’attività che gira intorno a sé stessa e vivacchia alla giornata o che potrebbe fare molto di più ma perde le opportunità che si presentano nei migliori dei casi.
Se hai capito l’importanza del business plan ma non sai da dove iniziare e come fare o se cerchi una guida che ti affianchi in questo processo contattami >>>QUI e ne discuteremo insieme: la prima ora te la offro io!