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La professione di Fotografo sta davvero morendo?

La fotografia sta morendo| Federico Casini

 

La mancanza o un evidente calo di clienti ti fanno venire cattivi pensieri? Pensi davvero che la professione di Fotografo stia morendo?

Ci sono delle giornate nelle quali ti stai sempre più convincendo che la Fotografia è un Business in procinto di morire e ti chiedi perché continuare a impegnarsi e lottare…

Ebbene, quando mi guardo in giro e vedo così tanti fotografi professionisti che stanno lottando, capisco che può essere difficile credere altrimenti.

Ma non è così, perché la “Mente, mente” e se tu per esempio, visitassi qualche forum di fotografia o buttassi un occhio in alcune delle discussioni in corso (spesso molto “calde”) sui forum e gruppi di Fotografia troveresti molte discussioni su questi ed altri argomenti.

Ti garantisco che il tema o meglio, l’argomento con diversi altri temi sviluppati al suo interno, è veramente scottante.

Le offerte a prezzi di “Outlet”, l’abusivismo, gli “Zio Bob” e purtroppo, a volte, anche la scarsa professionalità dimostrata da pochi, per fortuna, fanno pensare che la categoria dei fotografi professionisti sia condannata a fare progressivamente “la fine del topo”.

Se queste mie riflessioni ti spaventano su come e quanto stia cambiando e su come ancora cambierà il business della Fotografia o se hai paura che i clienti non vorranno pagarti il prezzo che chiedi loro perché abituati o “intossicati” dalle offerte urlate che vedono in giro sui Social Network e conseguentemente si aspettano prezzi ridicolmente bassi, questo articolo è per te.

La domanda, che ti faccio subito è:

Pensi veramente che la Fotografia stia morendo e non sia più un’attività redditizia?

 

La fotografia sta morendo| Federico CasiniSi può salvare un Fotografo dal fallimento?

Francamente, mi rattrista vedere così tanti fotografi sottoscrivere l’idea che la fotografia stia morendo e osservo una maggiore sensibilità su l’argomento. La richiesta che sempre più spesso arriva è più o meno la seguente:

Mi aiuti a migliorare per salvare la mia attività di fotografo?

E dato che gli affari sembrano già andar male, la domanda mi risulta ridondante portandomi a chiedermi cosa stiano facendo o cosa abbiano cercato di fare per evitare il naufragio o peggio per non raggiungere il punto di non ritorno.

Vorrei davvero porgli questa semplice domanda:

Quanto poca determinazione hai avuto per farla veramente funzionare la tua azienda e quanto veramente ti sei impegnato a tutti i costi per prevenirlo il naufragio?

Mi risulta ancora più sconvolgente il fatto che molti di questi fotografi professionisti che hanno mollato o che lo stanno per fare hanno veramente un grande talento.

Hanno ottime capacità fotografiche, sono in grado di produrre immagini meravigliose, ma non hanno le necessarie competenze di marketing, di comunicazione e di gestione aziendale di base che avrebbero potuto fare la differenza.

Non è giusto, lo so, ma l’equità non fa parte del mondo degli affari.

Tutti meritano una seconda possibilità; tutti possono e dovrebbero sempre poter ricominciare e quindi ecco perché sono fermamente convinto che la risposta alla domanda “Si può salvare un Fotografo dal naufragio?”  È un sonoro “SI!”

Ma… tu da che parte stai?

Dopo aver letto i numerosi commenti tra fotografi a seguito del mio post del 15 di dicembre 2018, sulla mia pagina Facebook (LEGGI) dove mi sono schierato apertamente contro un posizionamento di mercato, che nulla ha a che vedere con logiche  di promozionali o “innovative” strategie di marketing, ma ha un solo effetto quello appunto di far sì che l’offerta nella zona di Napoli si schiacciasse verso il basso.

Ed il risultato sotto gli occhi di tutti, per stessa ammissione del fotografo in questione, adesso questa offerta la fanno più o meno tutti ed allora mi chiedo:

Ma veramente è stata una mossa azzeccata? “

Le tante risposte appassionate su vari forum e le discussioni di gruppo su questo argomento del prezzo o della mancanza di clienti o “degli abusivi”, mi chiariscono e mi svelano due parti, due fazioni chiaramente opposte:

Potrebbero essere definite cosi:

  • La parte: “Moriremo tutti … la Fotografia è “senza speranza”
  • L’altra parte: “Noi non moriremo … “il futuro della Fotografia sembra luminoso”

Il prezzo è uno delle discussioni più polarizzanti, sebbene abbia un confine così sottile come la lama di un rasoio per dividere queste due parti in netta e forte contrapposizione.

la professione di fotografo sta morendo?Sei un ottimista o un pessimista?

Da un lato, abbiamo i pessimisti che secondo il loro giudizio e le loro convinzioni, il business della fotografia è più morto che mai e al cliente di oggi, della Fotografia, della qualità del lavoro che produce un fotografo non gliene può “fregare di meno”: per lui ciò che conta maggiormente è solo la parte economica, meglio ancora, se riceve anche delle belle foto ma innanzitutto ad un prezzo economico.

Affermano dei loro colleghi che osano provare a farsi pagare per ciò che è il loro Valore, di essere una sorta di dinosauri in fase di estinzione.

Il mondo della fotografia professionale sembra appartenere ai Fotografi LOW COST, la cui migliore strategia è quella di cercare di spazzare via tutti gli altri colleghi con prezzi bassi.  Il loro mantra principale sembra essere “non puoi batterci, quindi unisciti a noi”

Dall’altro lato della barricata si contrappongono gli Ottimisti testardi.

Questi sono i fotografi che vivono secondo convinzioni grosso modo del tipo:

-“Migliorare la Marginalità”

-“Adattarsi al cambiamento senza sacrificare la qualità”

-“Credere nella costante evoluzione del marketing e del suo potere di Comunicare Valore “

-“Non mi do mai per vinto e continuo ad investire sulla mia crescita “

-” Voglio conoscere chi è il mio cliente ideale per comunicare meglio”.

Il fatto vero e straordinario è che molti di questi fotografi appartenenti alla seconda fazione stanno vivendo tranquillamente della loro professione e vedono la Fotografia più viva che mai, ovviamente diversa dal passato, in costante cambiamento e forse più impegnativa, ma viva comunque … e posso farti centinaia di nomi!!

Dove il dente duole…

Se sei un lettore abituale di questo blog, o uno dei fotografi con i quali collaboro nella mia attività di consulenza one to one, allora non avrai bisogno che ti dica in quale di questi due campi io mi schiero.

Tuttavia, ciò che mi interessa di più evidenziare è ciò che divide realmente questi due gruppi l’uno dall’altro.

Di cosa si tratta, di per sé, che separa un fotografo professionista nel campo “senza speranza” da qualcuno del gruppo “il futuro sembra luminoso”?

Credo che la risposta possa essere riassunta in una semplice parola: l’Atteggiamento.

Tutti ne abbiamo uno ed è soggetto a modifiche istantanee, è solo questione di essere in prevalenza negativo o positivo.

Ovviamente il ragionamento è molto più profondo ed è per questo che ho analizzato nel dettaglio ognuno di questi due campi.

Intanto, quello che trovo sorprendente, è che coloro che credono nella fine dei giorni per la fotografia professionale sono gli stessi che non credono nell’investire sul proprio sviluppo personale, nel marketing e nella formazione (a meno che non sia gratuita…) adducendo perlopiù mancanze croniche di fondi.

Sono anche i primi a mettersi sulla difensiva e a iniziare una guerra di parole ogni volta che qualcuno cerca di sottolineare che l’essere un fotografo professionista oggi, richieda un significativo investimento in conoscenze di business, comunicazione e marketing.

Tutto questo è un po’ ironico, dal momento che molte di queste persone sono le stesse che pontificano occorra evolvere e adattarsi al nuovo modo di fare le cose, accettando il proprio destino ovvero che nessuno vorrà pagare più soldi per una fotografia di qualità.

Ed ancora ripetono quasi come una “nenia” chei giorni in cui un fotografo poteva guadagnarsi da vivere e stare bene sono finiti …”  

Sul serio? Come mai?  L’evidenza del contrario è tutta intorno a te!

Nell’altra parte invece vi sono 2 specie di fotografi: gli Ottimisti testardi, di cui abbiamo già detto e quelli LOW COST che scommettono sulla comunicazione, sulle strategie di Marketing di massa e sulla creazione del posizionamento di Brand: tutto molto giusto e corretto salvo un dettaglio: il posizionamento del loro prezzo sul mercato.

Non voglio entrare nelle loro logiche aziendali, nei loro bilanci, segnalo solo che un posizionamento di mercato così fatto comporta di reclutare grandi numeri ed in un mercato (del Matrimonio) che perde i numeri in doppia cifra da anni,  come viene ben spiegato in un servizio di SKY Tg24 non essendo una strategia a medio e lungo termine logica secondo me

All inclusive a basso prezzo, buoni regalo per gli amici che, convinti di aver fatto un favore ai loro “futuri sposi”, regalandogli il buono regalo per un servizio matrimoniale di Foto Poirino  fanno scoppiare il caso scatenando le discussioni tra le 2 fazioni…

Ma chi si lamenta dei prezzi bassi, ovvero i “senza speranza”, quale strategia alternativa stanno introducendo dal punto di vista della comunicazione, della promozione e del Marketing?

Quale voce opposta al solo prezzo state offrendo? Quale ragionevole dubbio state insinuando nella mente del consumatore? Onestamente? Nulla!

Solo discussioni accese e mugugni tra di voi, nei vostri gruppi per poi continuare a postarvi l’un l’altro le foto più belle e farvi i complimenti a vicenda, sfoggiando questa o quella menzione dell’ultimo contest al quale hai partecipato, ma per il resto il deserto… o quasi…

Non serve una laurea in Marketing e Comunicazione per comprendere che, se viene “urlato” un prezzo di un servizio matrimoniale completo di video, foto, album 40×60 e album per i genitori a SOLI 1250 € o ancora …che un servizio per Neonati fatto da  fotografo professionista costa SOLO 100 € in mancanza di una contro comunicazione, coerente e costante, che mostra il Valore della Fotografia e delle Emozioni cercando di trasferirli e che ingaggia il cliente con argomenti di suo interesse là dove si trova ovvero sui Social Networks, invece di non fare nulla se non solo lamentarsi mostrando il solito immobilismo e la medesima rassegnazione al motto di “Moriremo tutti … la Fotografia è senza speranza”  e si avrà un solo ed inevitabile risultato: progressiva perdita di Valore e una tendenza del prezzo verso il basso.

Se questa è la prospettiva che si va creando, non è vero che la Fotografia sta morendo, ma la verità è che siete voi i Fotografi senza speranza, che la stanno uccidendo, ☹ e in breve tempo ci sarà spazio solo per le 2 fazioni o i 2 partiti entrambi positivi ma in totale opposizione.

Quelli dei Low cost, i “Markettari “del prezzo economico e dei grandi numeri e gli Ottimisti testardi che vedono la Fotografia più viva che mai e che stanno vivendo ottimamente della loro professione inseguendo il trasferimento del Valore.

Per voi Fotografi senza speranza”, non ci sarà spazio, perché già ora e sempre di più, verrete progressivamente estromessi dal mercato.

Io faccio il tifo e rimango schierato con gli Ottimisti Testardi, nella intima speranza che continuino ad investire su stessi perché cosi facendo i Low Cost non avranno progressivamente il sopravvento.

Allora, e finalmente, Essere un Fotografo vorrà dire fare della propria passione una professione con ottimi profitti.  ? e quindi l’augurio latino per aspera ad astra mi sembra molto adeguato.

Ricordati che faccio il tifo per te!

Alle prossime…

 

 

 

 

 

 

 

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