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Perché fai il Fotografo?

Perché fai il Fotografo?

 

 

Forse la domanda migliore da porsi è: “Perché sono un Fotografo?” ed è la prima domanda alla quale chiedo sempre di rispondere a tutti i fotografi con i quali collaboro.

Per aiutarti a rispondere a questa fondamentale domanda, ho pensato di offrirti uno spunto di riflessione e d’ispirazione condividendo alcuni pensieri di un tuo collega: per te sarà Roberto, un nome di fantasia.

“Negli ultimi anni mi sento come se avessi perso completamente il contatto con il motivo per cui sono diventato un fotografo professionista.

Non fraintendermi, adoro assolutamente quello che faccio, ma a volte dimentico il perché lo faccio. Quando stavo iniziando come fotografo e tutti i miei scatti erano “solo per divertimento”, era facile capire perché mi piacesse.

Dopo tutto, non c’erano conseguenze se avessi sbagliato o rovinato qualcosa e guardavo la fotografia come a una fuga dalla realtà più che a un lavoro.

Tuttavia, una volta che ho deciso di diventare un professionista, la mia mentalità è passata da “Voglio creare” a “Ho bisogno di produrre”.

Certo, avevo ancora scatti che erano puramente per divertimento o per la costruzione del mio portfolio, ma nel profondo della mia mente, è stato piantato un seme che mi ha fatto guardare alla fotografia come a un lavoro e non più come a una passione:

Onestamente, questo mi ha completamente incasinato!

 

Sono diventato fotografo perché amo fotografare

Sono diventato fotografo perché amo fotografare | Federico Casini

“Adoro evocare le emozioni delle persone che vedono il mio lavoro e amo catturare l’emozione dei miei soggetti attraverso la mia macchina fotografica. È davvero semplice e ho avuto questa rivelazione alle 5 di questa mattina, anche se è nata da un servizio fotografico che ho fatto l’altro giorno.

Ero su una location con una modella per alcuni scatti per il suo portfolio e stavamo camminando da un luogo all’altro quando ho deciso di scattare alcune foto.

Tu mi conosci, e sai che ho un debole per la gestione della luce in relazione al soggetto ed è proprio lì dove l’80% della mia mente va durante le riprese.

Non so cosa ci fosse di diverso in quel particolare servizio fotografico, ma in quei pochi fotogrammi che ho scattato, non stavo pensando a niente…stavamo solo chiacchierando e scattando: era come se fossi tornato ai bei tempi in cui nulla importava e stavo solo scattando qualche fotografia.

Sinceramente mi sento un privilegiato a potermi definire un fotografo, ma a volte mi dimentico di quanto sia sorprendente e rimango bloccato dentro al lato tecnico piuttosto che puntare a catturare il lato emotivo.

Recentemente, ho postato una foto sul mio Instagram chiedendo ai miei follower cosa fosse più importante per loro: la luce, la posa o l’espressione del soggetto.

La verità è che non c’è una risposta giusta o sbagliata, perché nessuna delle tre dovrebbe mai passare in secondo piano rispetto alle altre. Potrebbe sembrare un gioco da ragazzi, ma onestamente è qualcosa in cui faccio fatica ogni volta che scatto.

Penso sempre all’illuminazione del soggetto, ma la sfida in realtà è non lasciare che il lato tecnico offuschi lo scopo degli scatti che è catturare l’emozione.

Ovviamente sto parlando di fotografia di ritratto, quindi non è applicabile a tutti i generi, ma è ancora qualcosa da tenere a mente. Come fotografi professionisti non dovremmo preoccuparci troppo del lato tecnico, perché dovrebbe essere una nostra seconda natura”

Ho voluto condividere alcuni pensieri personali e le difficoltà che Roberto ha nel bilanciare la sua professione con la sua passione.

“Roberto” è molto bravo secondo me, ma è evidente che sta perdendo la passione.

Se ti senti mai sopraffatto o perdi di vista il motivo per cui sei un fotografo, fermati un attimo e pensa a cosa ti ha fatto fare questa scelta:

Torna alle basi e divertiti!

 

Vivere di Fotografia in Italia oggi

Chi oggi vuole essere un fotografo deve diventare un professionista completo.

Chi fa il fotografo deve sapere che nel 98% dei casi non diventerà mai ricco, questa non è una professione che si fa per soldi.  Essere un fotografo è, piuttosto, una scelta di vita. Generalmente, negli ultimi 15 anni, il percorso verso la fotografia professionale ha seguito due principali opzioni:

– Aprire un’attività in proprio (nell’80% dei casi un negozio) per poi cercare di crescere piano piano affiancando ai servizi di stampa digitale le proprie proposte di servizi fotografici professionali.

 

– Iniziare come assistente di un fotografo e cercare un proprio spazio per poi aprire il proprio studio fotografico.

 

Prendendo la prima strada sarà molto difficile riuscire a entrare in contatto con il “giro giusto” e spesso si rivela una sorta di vicolo cieco che ti terrà più impegnato sulla parte di fotonegoziante che su quella di fotografo professionista.Per questo motivo, questa prima opzione negli ultimi 5 anni sta mutando sempre più verso l’attività di fotografo freelance con o senza l’apertura di uno studio fotografico.

 

La seconda strada è sempre stata la preferita da chi aveva ambizioni particolari, perché permetteva di entrare immediatamente nell’ambiente giusto, avere a che fare con fotografi di un certo livello e fare esperienza utile per il futuro.

Un valido assistente, se sceglie il fotografo giusto, può rapidamente iniziare a scattare i lavori meno impegnativi e in pochi anni costruirsi un bagaglio di esperienze e conoscenze sufficiente per aprirsi una propria attività di fotografo.

Questa via rimane a mio parere ancora praticabile, ma decisamente più difficile di un tempo perché i fotografi hanno sicuramente meno lavoro di una volta, e lo spazio per gli assistenti si è un po’ ridotto per motivi economico finanziari.

Di tendenze degli ultimi anni nella Fotografia professionale, ne ho già parlato in precedenza anche in questo articolo sul presente e futuro del fotografo professionista >>>>

 

Un Fotografo professionista in Italia oggi 

Partiamo dicendo che essere un fotografo professionista oggi in Italia non è semplice ed ha la urgente necessità di imparare a proporsi sul mercato in modo appetibile diventando l’imprenditore di sé stesso.

 

Chiunque, oggi, in qualsiasi momento, può aprire la sua pagina Facebook “Giovanni Bianchi Photographer” e se il suo scopo è fotografare le sue amiche e le amiche delle sue amiche, da quel momento in poi nel subconscio di tutti i potenziali clienti di fotografia, si innesterà l’idea che Giovanni Bianchi è un fotografo, nonostante nella vita di tutti i giorni sia uno stimato architetto. ☹

 

Un fotografo professionista oggi in Italia si deve nutrire di fotografia: frequentare mostre, sviluppare un senso critico dell’immagine, assorbire stimoli dal confronto e tradurli nella sua produzione fotografica e partecipare a seminari e workshop di fotografia con il primario intento della crescita professionale ancor prima di fare una vacanza o dell’unire “ l’utile al dilettevole”.

 

Un fotografo professionista oggi in Italia deve acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per proporsi in modo appetibile sul mercato per una semplice e dura realtà: non è così facile vendere le proprie fotografie a persone che, nel migliore dei casi, sono iscritte ad almeno due social network che li incoraggiano a condividere foto di tramonti, piatti al ristorante e autoscatti generici e che recepiscono la creatività come una specie di hobby invece di come una professione da retribuire.

Questo è uno dei motivi, e non l’unico purtroppo, per il quale la fotografia è il settore che ha sofferto maggiormente la concorrenza spietata nella classe media aiutata dalla sconsiderata campagna di progressivo abbassamento dei prezzi (con conseguente perdita di Valore) operata dalla maggior parte dei fotografi.

Concludendo abbiamo la certezza, che la scala del valore nel settore della fotografia professionale non è più la stessa di 5 o 10 anni fa.

Un fotografo professionista dovrebbe riconsiderare e riconfigurare la propria Strategia  elaborandone una nuova e su misura. Vuoi una guida o vuoi saperne di più su una Brand Strategy per fotografi professionisti adatta a te? Contattami QUI >>  mi farà piacere fare 2 chiacchiere con te!

 

 

 

 

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